Sangria

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www.unacuocaimprovvisata.altervista.org
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Un poncho di vino rosso e frutta fresca: ecco la sangria. La ricetta originale probabilmente non esiste, ogni comunità spagnola infatti ha la sua variante ed è difficile dire quale sia quella più antica e più vera.. così anche noi possiamo essere liberi di farla nel modo che più ci piace, seguendo però il procedimento che è comune a tutte.

Ingredienti

1 l di vino tinto (rosso, secco e corposo)
40 ml di rum
2 arance
1 limone
1 mela
1 pesca gialla
40 g di zucchero semolato 
Inoltre, se gradite, perché tendono ad esaltare l’alcool:
1 stecca di cannella (evitate quella in polvere che renderebbe torbida la sangria)
4 chiodi di garofano
e se preferite allungarla per renderla meno alcolica:
500 ml di acqua di Seltz, oppure gassosa se volete gustarla più dolce

Procedimento

Lavate e sbucciate la pesca e la mela, quindi tagliatene la polpa a cubetti e disponeteli dentro una ciotola capiente. Aggiungete il rum, lo zucchero e mescolate bene fino a completo scioglimento di quest’ultimo, poi lasciate insaporire per 1 ora.

Lavate il limone e le arance, sbucciate gli agrumi (cercando di evitare la parte bianca) e tagliate alcune fettine sottili di ciascuno.

Versate il vino in una caraffa da almeno 2 litri, aggiungete 4-5 fettine di arancia, 1-2 fettine di limone, e spremete il resto degli agrumi, unite anche la stecca di cannella e i chiodi di garofano, poi lasciate insaporire per 1 ora.

Trascorso questo tempo, eliminate le spezie e versate nella caraffa tutto il contenuto della ciotola.

Se preferite una sangria meno alcolica, allungatela con della gassosa o dell’acqua di Seltz.

Tenete la sangria in frigorifero per 3-4 ore, quindi servitela fresca.

Sfondo
Accorgimenti:
La frutta deve essere soda e non trattata, e potete aggiungere qualsiasi cosa vi piaccia, l’importante è che non sia troppo matura da spappolarsi.

Il vino deve essere rosso e secco, e soprattutto di buona qualità: può andar bene, ad esempio, un Cabernet, un Tocai, un Merlot, un Nero d’Avola, un Barbera, un Chianti, un Sangiovese, un Cannonau di Sardegna, oppure fate voi.

Al posto del rum si può utilizzare il brandy o il Cointreau.

Gli agrumi devono essere sbucciati finemente, evitando così di utilizzarne la parte bianca che risulterebbe amara.

La sangria può essere servita anche il giorno dopo, purché la frutta venga eliminata trascorse le ore di riposo iniziale, che rappresentano il tempo sufficiente per aromatizzare il vino; oltre questo tempo, infatti, la frutta si sfalderebbe compromettendo inevitabilmente il gusto della bevanda.

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