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I Malloreddus sono la più classica delle paste sarde, realizzata con la semplice farina di semola di grano duro e acqua.. fin dai tempi più antichi veniva realizzata a mano schiacciando l’impasto con le dita e poi, per imprimere quelle caratteristiche righe sottile che la contraddistinguono e che servivano per catturare e trattenere il condimento, veniva schiacciata contro l’estremità di un cesto di paglia. Oggi vengono fatti prevalentemente a macchina e sono conosciuti con il nome di “Gnocchetti Sardi”..la ricetta originale continua ad essere quella con la cottura in acqua e zafferano e condita con un sugo che può essere sia a base di salsiccia sarda all’anice che di carne di cinghiale.
Ingredienti
500 g di malloreddus 1 bustina di zafferano di San Gavino Pecorino sardo grattugiato in abbondanza 200 g di salsiccia sarda all’anice 500 g di pomodori pelati (1 barattolo) 1 mestolo di acqua a temperatura ambiente Basilico q.b. Olio evo q.b. ½ cipolla Sale q.b.Procedimento
Spellate la salsiccia eliminando il budello, poi tagliatela a tocchettini.
In una casseruola capiente fate scaldare leggermente un leggero fondo di olio evo, poi aggiungete la salsiccia e fatela colorare per bene girandola con un mestolo. Unite la cipolla sminuzzata e fate insaporire per due minuti continuando a mescolare.
Infine aggiungete i pomodori pelati e un mestolo di acqua a temperatura ambiente, girate per bene con il mestolo, poi coprite con un tappo a sfiato e fate cuocere per circa 50 minuti. Mescolate il sugo di tanto in tanto e quando vi accorgerete di essere quasi a fine cottura (il sugo si deve restringere) unite le foglie di basilico e aggiustate di sale.
Cuocete i Malloreddus in acqua salata e nella quale avrete fatto prima sciogliere lo zafferano, poi conditeli con il sugo preparato con la salsiccia e insaporite ancora con una spolverata abbondante di pecorino sardo.