Pesche dolci

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Le pesche dolci sono dei soffici dolcetti composti da due semisfere di morbida pasta brioche imbevuta nell’alchermes, rotolate nello zucchero semolato e tenute insieme da una golosa crema pasticcera. E’ una ricetta che proviene dalla Sardegna, un po’ lunga, ma allo stesso tempo molto facile da realizzare!

Ingredienti per 30 pesche

250 g di farina 00 + q.b.

250 g di farina manitoba + 2 cucchiai

12 g di lievito di birra, fresco

60 g di zucchero semolato

2 uova intere 

1 tuorlo

1 limone biologico, la scorza

1 piccola arancia, la scorza

1 bustina di vanillina

50 g di burro morbido

150 g di latte tiepido + q.b. per spennellare

50 g di acqua tiepida

1 pizzico di sale

Per la crema pasticcera

250 g di latte

50 g di zucchero semolato

1 uovo intero

20 g di farina

La scorza di mezzo limone biologico

Per la bagna

200 ml di acqua

100 g di zucchero semolato

70 ml di liquore alchermes

Procedimento

Per realizzare la crema pasticcera montate l’uovo intero insieme allo zucchero all’interno di una terrina, poi incorporate anche la farina setacciata e quando tutti gli ingredienti si saranno amalgamati, versate il latte a filo (che deve essere a temperatura ambiente), e mescolate bene. Aggiungete la scorza grattata del limone e portate sul fuoco. Cuocete  mescolando di continuo per non creare grumi e lasciatela sobbollire finché si sarà addensata. Dopodiché togliete la crema pasticcera dal fuoco e lasciatela raffreddare mescolando di tanto in tanto. Appena la crema si sarà raffreddata, sarà pronta per l’utilizzo.

Per la bagna, invece, mettete in un pentolino l’acqua insieme allo zucchero e scaldate a fuoco moderato fino a quando lo zucchero si sarà completamente sciolto. Appena il vostro sciroppo sarà tiepido, aggiungete l’alchermes e mescolate.

Per la pasta brioche, mettete insieme il latte e l’acqua, poi fate intiepidire (sul fuoco o al microonde). Dopodiché aggiungete anche il lievito di birra e mescolate finché si sarà sciolto.

Versate lo zucchero all’interno di una planetaria, unite le uova intere, il tuorlo, la scorza del limone e dell’arancia grattate, e montate con le fruste fino ad ottenere un composto chiaro, gonfio e spumoso. Occorreranno circa 10 minuti.

Sostituite i ganci impastatori alle fruste, unite le due farine, la vanillina, il latte con il lievito sciolto, e iniziate a lavorare i due composti. Quando gli ingredienti si saranno amalgamati per bene, aggiungete pian piano anche il burro morbido, tenuto a temperatura ambiente. Mettete un pizzico di sale, e lavorate per altri 5 minuti.

A questo punto versate ancora 2 cucchiai di farina manitoba e continuate ad impastare finché la pasta sarà ben incordata.

Trasferite la pasta brioche all’interno di una ciotola capiente, copritela con della pellicola trasparente da cucina e lasciate lievitare fino al raddoppio. Occorreranno circa 2 ore.

Trascorso il tempo, spolverate il vostro piano di lavoro con della farina, adagiatevi sopra la pasta lievitata e lavoratela delicatamente, a mano, per qualche istante. 

Poi, dalla stessa, prendete delle porzioni di pasta e ricavate delle palline dal peso di 20 grammi ciascuna.

Man mano che le realizzate, adagiatele su una teglia rivestita con della carta forno, ben distanziate fra loro, coprite con un panno asciutto e lasciatele lievitare ancora per un’ora.

Terminata la seconda lievitazione, spennellate delicatamente ciascuna cupoletta con del latte, poi portate in forno già caldo e cuocete ad una temperatura di 170 gradi per circa 20 minuti. Io utilizzo la funzione -cottura a convenzione con ventilazione-.

Una vota raffreddate, prendere le cupolette e, ad una ad una, tuffatele nello sciroppo in modo che bagnino completamente la superficie. Vi consiglio di schiacciarle leggermente nella parte piana, in maniera da bagnare un po’ anche l’interno. Aiutandovi con un tasca da pasticcere con beccuccio liscio, spalmatene una metà con la crema, poi unite l’altra metà cupoletta. Successivamente, rotolate le pesche pronte nello zucchero semolato, guarnite con un ciliegina candita e sistematele sul pirottino.

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